Nelle economie avanzate la Logistica riveste un ruolo sempre più centrale e strategico. Il fenomeno vale ovviamente anche in Italia. Ce lo dicono prima di tutto i numeri. Malgrado fattori di criticità, come l’aumento dei costi di produzione dovuti a fattori internazionali e la cronica mancanza di personale, il valore economico del settore è in continua crescita.
In questo ambito in continua espansione, cresce parallelamente anche la “Logistica conto terzi”, ovvero l’affidamento a società dedicate di parte o dell’intero processo di stoccaggio, imballaggio, trasporto e consegna delle merci.
Le analisi del Politecnico di Milano (Osservatorio Contract Logistics "Gino Marchet") relative al 2021, l’ultimo con dati disponibili a consuntivo, ci dicono che la terziarizzazione rappresenta con i suoi 61,3 miliardi di euro di fatturato il 45,3% del valore complessivo della Logistica, pari a 135,4 miliardi di euro.
Sono cifre importanti. Eppure il settore continua a soffrire criticità di lunga data. A cominciare da quella della forza lavoro, problema peraltro non solo italiano. Si calcola che manchino almeno 60.000 lavoratori. Il che comporta che circa il 75% dei fornitori di servizi logistici operi in condizioni di sottodimensionamento. Pesa in questo deficit la mancanza di personale femminile, che copre poco più di un quinto della manodopera del settore.
Si osserva inoltre una diminuzione del numero di imprese: dalle 84.500 del 2020 si è scesi alle 82.000 del 2021. Sono uscite di scena le realtà più piccole e meno strutturate. Un fenomeno parallelo a quello delle fusioni e acquisizioni, che nel 2023 sono state 14. Segno che la crescita di questo mercato sta favorendo le realtà più solide e di maggiori dimensioni.