I PROTAGONISTI DELLA LOGISTICA

Il processo evolutivo che nutre il settore della logistica, una delle leve competitive del mercato del lavoro in Italia, costringe i suoi protagonisti a ripensarsi e rinnovarsi regolarmente.

Convertitori di autostrade intelligenti, ingegneri progettisti di shuttle robotici, designer di imballaggi circolari, fleet manager e progettisti per treni ad idrogeno sono solo alcune delle professionalità di cui ha bisogno la logistica di oggi e soprattutto di domani. Si tratta di profili qualificati e molto sofisticati individuati dal Randstad Research, il centro di ricerca sul lavoro promosso da Randstad, nel nuovo rapporto “Trasformazioni del settore e delle professioni nella logistica”. Sono figure professionali che vanno a integrare quelle più diffuse già presenti nel sistema logistico, quali autisti, magazzinieri, responsabili di magazzino, supply chain manager e tanti altri.

L’analisi di Randstad sui profili della logistica parte da una fotografia fedele dell’occupazione, le cui dinamiche hanno seguito quelle del resto dell’economia: dopo il calo registrato nel 2020 a causa della pandemia Covid-19, il numero di occupati è tornato a crescere, pur non raggiungendo i livelli pre-pandemia. Nel 2022 il settore trasporto e magazzinaggio ha registrato 1,16 milioni di occupati.

La metà dei lavoratori del settore logistico opera nel comparto del trasporto terrestre, ma registrano buoni livelli occupazionali anche i servizi postali e di corriere (28%) e i servizi di magazzinaggio e supporto (16%). Negli altri due comparti, quello marittimo e quello aereo, si rileva una decrescita graduale degli occupati sia in termini assoluti che percentuali.

I maggiori profitti arrivano dal trasporto terrestre (51,4%), seguono magazzinaggio e supporto ai trasporti (37,4%). L’intero settore logistico ha registrato una crescita moderata della quota sul Pil, dal 5% del 1995 al 5,8% del 2022, con una forte crescita (+50%) per la logistica di trasporto e magazzinaggio.

Il rapporto Randstad rileva inoltre che la Logistica è un settore prevalentemente maschile e in cui c’è una forte concentrazione di stranieri: gli uomini rappresentano più dell’80% dei lavoratori, il 13,1% degli occupati non è di nazionalità italiana, contro il 10,3% del resto dell’economia. Inoltre, il 54% ha più di 44 anni, il 30,7% tra i 45 e i 54 anni. La maggior parte degli occupati è concentrata nel nord-ovest (29,3%) mentre il centro e il nord-est fanno registrare percentuali simili, circa il 22%. Un quinto degli occupati è in Lombardia (18,27%), il 12,29% in Lazio e il 9,78% in Campania.

In una finestra temporale compresa fra il 2013 e il 2021, stando ai dati forniti dal dossier, il valore aggiunto pro capite del settore Logistica ha raggiunto il picco nel 2018 e nel 2021- con circa 49mila euro per lavoratore - e il livello più basso nel 2020, anno della pandemia. Il costo del lavoro ha seguito la stessa dinamica: i livelli più alti nel 2018, quelli più bassi nel 2020.