Nel mondo del lavoro, in specie in quelle che vengono definite “relazioni industriali”, ovvero la dialettica tra le diverse parti in gioco (imprese, lavoratori, sindacati, associazioni datoriali, ecc.), il riconoscimento di una specifica qualifica professionale è uno dei passaggi più importanti.
Prima di tutto, per ovvi motivi che riguardano lo svolgimento stesso del lavoro: solo se un’attività è definita, si può stabilire quali mansioni vadano richieste o meno, in che modalità vadano svolte e, forse soprattutto, quanto quella attività debba essere retribuita. È insomma una fondamentale questione di regole e di diritto del lavoro. Un elemento di chiarezza utile all’azienda e di garanzia e protezione per il lavoratore.
Nella formalizzazione di una tipologia professionale, c’è poi una questione non meno importante di riconoscimento: quella della formazione che fornice conoscenze, sviluppa abilità e consolida competenze necessarie a svolgere proprio quella attività. È un importante riconoscimento di status, potremmo dire, di fondamentale valore nel mercato del lavoro e nella formazione successiva di ogni lavoratore.
Per questo, tra i tanti elementi di innovazione raggiunti da ANSI con l’applicazione del contratto nazionale della logistica, c’è anche quello della formalizzazione del ruolo di “Montatore di mobili”. Si tratta di una vera e propria svolta storica in questo settore, perché una cruciale attività, che prima veniva svolta in una sorta di indefinita nebulosa, oggi ha finalmente la sua specifica definizione e regolamentazione.
Questa formalizzazione è funzionale non solo al corretto inquadramento professionale, ma anche alla corretta formazione e informazione della specifica professionalità, nonché alla specifica contestualizzazione delle norme antiinfortunistiche previste per questa mansione.
L’Operaio Specializzato Montatore di Mobili è un tassello basilare nella attività delle nostre aziende. È il cuore delle flotte e la figura che, grazie al bagaglio di competenze, conoscenze e abilità, mette in opera la parte terminale e decisiva del processo produttivo, ovvero la consegna e il montaggio in casa del cliente. Il cuore del nostro business. È lui infatti a dover assicurare che il montaggio avvenga secondo gli standard di qualità stabiliti.
Le competenze tecniche richieste sono quelle tipiche di chi ha avuto una formazione nel mondo del manufatto, come falegname, artigiano, montatore o come operaio specializzato nelle linee di produzione di mobili. Ma la specificità della sua attività, come inquadrata nel contratto stipulato da ANSI, va oltre questo bagaglio di abilità pratiche. Nel suo ruolo di capo di una squadra e di finalizzatore di un processo di vendita direttamente in casa di chi ha fatto l’acquisto, deve avere anche quelle abilità comunicative e relazionali, le ormai famose soft skill, necessarie nel guidare il collega junior e nella gestione del cliente, per giunta in casa del cliente stesso.
Da tutto ciò risulta evidente perché questo ruolo sia così importante per le nostre aziende: l’Operaio Specializzato montatore è il volto dell’impresa rispetto alla propria clientela.
È a tutti gli effetti una posizione di grande responsabilità: lo è, come abbiamo visto, nei confronti del cliente. Ma lo è in tutto il processo produttivo in cui prende parte, dal carico al trasporto, dalla consegna al montaggio, dalla verifica ed eventuale collaudo, all’incasso. È responsabile inoltre della crescita professionale del collega junior, della strumentazione data in dotazione, come anche del furgone, e infine del rispetto delle fondamentali norme di sicurezza sul lavoro.
L’Operaio Specializzato montatore di mobili è un patrimonio imprescindibile in questo settore. Il riconoscimento di questo ruolo, avvenuto attraverso il CCLN stipulato da ANSI, arricchisce il capitale umano delle nostre imprese.