L’associazione Ansi rappresenta aziende protagoniste della logistica integrata, un comparto vivace e dinamico che, al tempo stesso, si pone come uno dei motori dell’economia italiana. Questa complessità merita sicuramente una valorizzazione e un approfondimento: da qui nasce l’idea del “Dizionario della Logistica”, un viaggio in questo settore attraverso la spiegazione della sua terminologia. Oggi parliamo di Intermodalità.
Con l’Intermodalità si riescono a combinare diversi sistemi di trasporto (strada, ferrovia, mare, aria) per ottimizzare l'efficienza e diminuire l'impatto ambientale, sfruttando al meglio le caratteristiche di ognuno di essi e migliorando la sostenibilità delle operazioni logistiche. Modalità di trasporto diverse, quindi, mantenendo la stessa unità di carico, come container o semirimorchi, lungo tutto il percorso. Così è possibile ridurre al minimo le operazioni di carico e scarico, i tempi e i costi associati a tali attività, rafforzando parallelamente la sicurezza delle merci.
Uno degli esempi più recenti di implementazione di soluzioni intermodali è il trasporto trimodale strada-mare-ferro tra Toscana e Sardegna. Un progetto che riduce i tempi di consegna, potenzia l'efficienza e accresce l'ecocompatibilità del trasporto. Inoltre sono in corso iter normativi che mettono al centro gli interporti, rafforzando quelli esistenti e valorizzando così il ruolo dell'Italia come nodo di riferimento nella catena logistica europea.
Per mantenere la competitività a livello globale, cruciali sono anche gli investimenti nelle tecnologie digitali e nella modernizzazione delle flotte, oltre a una collaborazione tra operatori logistici e gestori di porti e terminal che in quest’ottica diventa fondamentale. L'ottimizzazione delle infrastrutture e l'adozione di soluzioni innovative sono dunque la chiave per affrontare le sfide future e cogliere le opportunità che il mercato globale presenta.